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Oltre 100 anni di consulenza esterna per collaboratori e consulenza specialistica

La nascita di Movis risale al 1922. Allora, in quanto parte del Servizio popolare svizzero svolgevamo un lavoro pioneristico nella previdenza in fabbrica, oggi siamo autonomi e l’azienda leader in Svizzera nella consulenza esterna per collaboratori.

Cibo per i soldati

Nel 1914, Else Züblin-Spiller fondò l’organizzazione non profit «Società svizzera per il benessere dei soldati». Il suo obiettivo era offrire ai soldati cibo economico e sano nelle cosiddette case del soldato in cui non si serviva alcol. Successivamente avvenne l’introduzione di mense e l’ingresso nel business catering.

La miseria delle famiglie degli operai nei duri anni di crisi del dopoguerra era grande. Dopo lo sciopero generale del 1918, gli operai avanzarono pretese politiche. La richiesta di previdenza nell’ambito industriale si fece sentire e trovò ascolto: la situazione penosa attirò l’attenzione di Else Züblin-Spiller. Sotto la guida della cittadina di Winterthur e con l’aiuto del professore di sociologia Jacob Lorenz, l’organizzazione che nel frattempo aveva cambiato il suo nome in Servizio popolare svizzero fondò il primo ufficio di previdenza in fabbrica. Per il suo rivoluzionario progetto pilota, Else Züblin-Spiller si accattivò l’industriale Adolf Bühler. In breve tempo, gli operai della fabbrica di automobili Gebrüder Bühler di Uzwil rivolsero fiduciosamente le loro preoccupazioni ed esigenze all’assistente sociale del Servizio popolare svizzero, oggi SV Group. In quanto persona di fiducia indipendente ed esterna, riuscì ad organizzare il proprio lavoro in modo neurale e su base puramente umanitario-professionali.

Unsere Wurzeln gehen zurück in eine Zeit, als... die Gangschaltung an der Tour de France verboten war.

Le nostre radici risalgono a un tempo in cui…
gli ingranaggi erano stati banditi dal Tour de France.

Priorità assoluta:
aiuto all’auto-aiuto

Le consulenze gratuite si basano sul principio «Aiuto all’auto-aiuto». In primo luogo si mira a preservare l’iniziativa delle persone e fornire assistenza sotto forma di denaro o generi alimentari solo in casi veramente urgenti. Ovunque ci fosse un problema: l’assistente sociale sapeva cosa fare. Forniva consulenza su questioni sanitarie e immobiliari, assicurative e in semplici casi legali. Creò una rete di riferimento con autorità, istituzioni previdenziali, medici, scuole e parroci. L’offerta comprendeva anche la consulenza su budget ed educazione, nonché la gestione economia domestica. La necessità di nozioni di economia domestica e pedagogiche era infatti elevata, soprattutto per le operaie che si erano sposate da giovane.

…la moda dei costumi consisteva di molto tessuto.

Cooperazione anziché scontro

L’assistente sociale organizzava anche serate tra mamme e corsi gratuiti di lavoro a maglia, cucito e sartoria. Così le donne impararono a cucire biancheria e abiti per sé e i loro figli. Il successo del progetto pilota si diffuse e trovò molti seguaci. Sempre più aziende offrivano alle proprie maestranze la possibilità di chiedere consiglio all’ufficio previdenziale esterno, anziché usare il pugno di ferro. Dal 1942 poterono usufruire del servizio non solo singole aziende, ma anche gruppi di più aziende. Il modello di un ufficio di consulenza e previdenza interaziendale consentì, a seconda del numero di collaboratori, l’associazione tra minimo tre e massimo dieci aziende in una regione.

Il primo uomo

Per molti anni la professione di assistente sociale rimase in mano alle donne. Sebbene storicamente anche gli uomini svolgessero attività nella previdenza pubblica, nel lavoro sociale aziendale ci si affidava completamente alle donne. Le assistenti sociali rappresentavano una necessaria compensazione femminile della direzione aziendale maschile e della manodopera prevalentemente maschili. Nel 1971 venne finalmente assunto per la prima volta un assistente sociale uomo in un ufficio di consulenza intraziendale.

…il viaggio in treno Berna-Zurigo durava ancora più di 3 ore.

Il 50° anniversario

Nel 1972, il primo ufficio di previdenza e consulenza dell’industria svizzera compì 50 anni. Era un periodo di benessere generale. A causa della carenza di forza lavoro, l’occupazione e i mezzi di sostentamento sembravano garantiti a tutti. Il lavoro sociale in azienda si trasformò in quegli anni da previdenza materiale a consulenza più terapeutica e socio-politica. La pioniera, morta nel 1948, deve essere stata molto fiera dello sviluppo della previdenza aziendale. Sempre più aziende misero a disposizione dei loro dipendenti e delle relative famiglie un ufficio di consulenza sociale esterno. Tutto ciò grazie alla testardaggine tutt’altro che scontata di Else Züblin-Spillers.

Aiuto professionale esterno

Il concetto basilare di consulenza sociale aziendale è essenzialmente rimasto invariato negli anni seguenti. È cambiata solo la richiesta di servizi. Dal 1999 con il nuovo nome Movis siamo quindi riusciti ad aprire sempre più uffici regionali. Nel corso del tempo, i temi delle consulenze sono prevalentemente diventati i problemi personali, aziendali e di salute di coloro che cercano consiglio. Ma i dipendenti avevano a cuore anche questioni finanziarie quali budget, debiti o previdenza sociale. Nei nostri uffici di consulenza potevano ricevere assistenza e consigli pratici tempestivi e non burocratici.

E così è anche oggi

Siamo leader svizzero nella consulenza esterna per collaboratori ed offriamo prevenzione, individuazione precoce e integrazione in un’unica organizzazione. Ci contraddistinguono l’elevata competenza della consulenza, il know-how interdisciplinare, la pluriennale esperienza progettuale ed una rete di partner consolidata (soprattutto nell’ambito dell’intervento in caso di crisi). I nostri settori di attività quale Movis Counselling, Movis Care Management, Movis Coaching, Movis PreCare, Movis Training e Integrity Management soddisfano le esigenze dei nostri committenti e clienti. Movis è neutrale, indipendente e fiera del tasso di raccomandazione di oltre il 95%.

Oggi e domani

Nel cambiamento c’è una costante: i clienti, il loro contesto sociale e il loro posto di lavoro sono in primo piano. Else Züblin-Spiller credeva ciecamente nella capacità di sviluppo dell’individuo. Anche noi ci crediamo. Da oltre nove decenni miglioriamo la produttività e il benessere delle persone nel mondo del lavoro.

Movis è sinonimo di consulenza, sviluppo, cambiamento, storia e costanza. Aiuto all’auto-aiuto era e rimane lo stimolo della consulenza per collaboratori di Movis. Oggi e domani.

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