No. Le disparità di trattamento sono discriminatorie solo se si basano su caratteristiche quali il sesso, l’origine o l’orientamento sessuale e non hanno una giustificazione obiettiva. Una disparità di trattamento obiettivamente giustificata dei collaboratori, ad esempio sulla base delle qualifiche o dell’esperienza professionale, non comporta quindi alcuna discriminazione.

Le discriminazioni nascoste avvengono attraverso misure apparentemente neutre che penalizzano determinati gruppi, ad esempio attraverso criteri di assunzione che escludono indirettamente le donne o le persone più anziane. La discriminazione nascosta nasce spesso da pregiudizi inconsci.

Reagisca immediatamente a qualsiasi discriminazione, anche se espressa in forma umoristica. Faccia inoltre attenzione alle lamentele, alle disuguaglianze nelle promozioni o ai tassi anomali di licenziamento di determinati gruppi. Anche dei sondaggi periodici tra il personale possono aiutare a individuare eventuali discriminazioni.