Il naso cola e gli arti fanno male. E dato che nemmeno il caffè del mattino scaccia il mal di testa, si prende il telefono per chiedere un giorno di malattia. Ma il senso del dovere è più forte: oggi però c’é la riunione decisiva di un progetto. Oppure: le colleghe e i colleghi del team hanno già molto da fare. Si prende quindi qualcosa per contrastare il raffreddore e ci si reca al lavoro.

Se conosce bene questa situazione, sappi che non è sola/o. Circa un quarto di tutti i lavoratori si reca regolarmente al lavoro anche con sintomi di una malattia. Questo fenomeno si chiama presentismo. Le ragioni sono molteplici: uno spiccato senso di responsabilità, il timore che il lavoro rimanga in sospeso o semplicemente il timore di essere considerati di avere scarsa voglia di lavorare.

Ma recandosi malati sul posto di lavoro non facciamo un favore né a noi stessi né all’azienda. Infatti, le malattie che non guariscono possono diventare croniche e, nel peggiore dei casi, si può arrivare a un’incapacità al lavoro prolungata. In caso di raffreddore o sintomi influenzali, c’è inoltre il rischio di contagiare altri membri del team. Anche il rischio di infortunio aumenta notevolmente poiché con una malattia in corso l’attenzione è ridotta. Infine, con una salute malmessa, le prestazioni in generale ne risentono. Si è presenti, ma non si è del tutto partecipe.

Il servizio di consulenza per collaboratori di Movis la accompagna nel percorso verso una salute migliore. Insieme scopriamo perché il presentismo è un tema che la riguarda e sviluppiamo soluzioni che conducono a una maggiore consapevolezza della salute e a un maggiore benessere. Dopotutto, lei lo merita!